lunedì 31 ottobre 2011

La consapevolezza della felicità

... spesso, quando siamo felici, non ce ne rendiamo conto "in diretta". Ce ne rendiamo conto dopo, quando il momento diventa ricordo e subentra la nostalgia. Io ho imparato ad essere consapevole. Quando sono felice, me ne rendo conto e tento di godere di quell'attimo a fondo, per non avere più rimpianti, per avere un ricordo bello senza nostalgie o rammarichi. Me lo tengo stretto io, il mio momento di felicità, consapevole della sua fragilità e transitorietà. In questi giorni sono tanto felice e ne sono consapevole. E' importante vivere in diretta e non in differita.

venerdì 28 ottobre 2011

giovedì 27 ottobre 2011

So little difference in nightmares and dreams

"And oh every moment isn't clear
Sometimes I feel I've been there before
And oh how some moments grow into patterns
And puzzles and lifestyles and schemes
With so little difference in nightmares and dreams
And oh how some moments glow"

(Melanie Safka)


mercoledì 19 ottobre 2011

Venuto al mondo - Margaret Mazzantini

Il libro è emotivamente forte, le tematiche sono delicate, a tratti dissacranti fino a sfiorare l'immoralità. Il libro è coinvolgente, profondamente femminile: la parte oscura delle donne è descritta nei minimi termini, si arriva ad abissi inesplorati. Non è pessimismo, è realismo nudo e crudo, forse imbarazzante ma solo in certi frangenti. Esperienze drammatiche che posso accadere nella vita, desideri portati all'esasperazione che portano ad oltrepassare i limiti del consentito. Ora comprendo il commento di una mia amica ("per me è stato pieno di emozioni contrastanti,a tratti l' ho odiato, a tratti fortemente amato!). Io l'ho trovato sconvolgente fino alle ultime pagine, poi quelle righe mi hanno fatto ricredere su tutto il resto. I personaggi hanno preso un'altra piega nella mia mente. Chi avevo giudicato disonesto, non solo aveva conservato una rettitudine pari a pochi, ma aveva agito nel nome dell'amore. Mi hanno commosso la tenacia, l'attaccamento a determinati valori, nonostante tutto. Come in "Non ti muovere", ci sono due mondi a contrasto: il mondo delle persone "per bene", in ordine (il suo cappottino "austero"), equilibrate, forse un po' rigide e il mondo delle persone che vivono nella confusione, nello squilibrio. E alla fine del libro non è possibile schierarsi nè da una parte nè dell'altra perchè, anche se in apparenza può sembrare che le decisioni del singolo determinino le vicende, ci si rende poi conto che sono eventi indipendenti a scatenare reazioni a catena e il singolo è solo un piccolo pezzo del puzzle. La scrittura della Mazzantini è meravigliosamente realistica e scenografica: immagini, luci, ombre e colori si sovraimprono nella mente durante la lettura. In definitiva, il libro mi è piaciuto (un'altra amica aveva ragione sul fatto che "il peggio doveva ancora arrivare" ma proprio il finale apre paradossalmente la strada della speranza e conferisce al tutto una dolcezza senza fine), quelle ultime pagine mi hanno portato ad amarlo proprio per la sua particolarità nello svelarsi, nel rivelarsi nel finale ma soprattutto mi hanno portato a consigliarlo alle donne che vogliono affrontare una lettura impegnata che lasci il segno! 

giovedì 13 ottobre 2011