martedì 31 gennaio 2012

‎"Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce" (A. De Carlo)

... spesso sono proprio le caratteristiche che ci attirano in una persona a darci poi fastidio. E' una forma di masochismo, forse. Siamo attratti dalle persone libere e indipendenti e poi cerchiamo di confinarle. Siamo attratti dalle persone chiuse e riservate e poi ci lamentiamo dei loro silenzi. O forse è la sfida ad attirarci, il pensiero di riuscire a "domare" qualcun'altro nel tentativo di domare e mettere a tacere le nostre mancanze. Siamo egocentrici e proiettiamo il nostro essere, i nostri bisogni, le nostre paure sugli altri, illudendoci che possano essere la soluzione. E con una sorta di indolenza li accusiamo di non essere quello che noi vorremmo, scordandoci che l'amore vero è quello incondizionato. 


Io non sono sicura di riuscire ad amare incondizionatamente ma mi sto allenando ad accettare le strisce della zebra. Spero di essere sulla strada giusta.

mercoledì 25 gennaio 2012

Perchè lei è lei

Perchè con lei non è importante la destinazione, il locale o il giorno in cui ci si vede. Con lei ci si può vedere anche un lunedì sera di gennaio e andare in un pub che non si conosce e ne uscirà comunque sempre una splendida serata. Come di consueto, io ho ordinato la mia birra. Lei questa volta no, lei ha preso un the caldo. Come sempre abbiamo sfidato il freddo e siamo uscite a fumare, io mi sono accesa la mia sigaretta e lei questa volta no. Perchè?


Perchè lei, la mia migliore amica, aspetta un bambino! :-D


Come siamo diventate grandi... la mia mente vola a ritroso e ripercorre la storia della nostra amicizia, una storia che ha punti luminosi e oscuri.


Mi sovviene quella volta che eravamo andate in montagna a "smontare" la casa che avevo affittato con il mio ex-fidanzato, quella notte che, sedute sul balcone, fumando mille sigarette, avevamo bruciato incensi ascoltando i Cure e avevamo pianto per la fine delle nostre relazioni. E Il giorno dopo, ubriache di birre, avevamo pulito la casa da cima a fondo.


Mi sovviene quel terribile luglio in cui è venuto a mancare il mio ex-fidanzato. Quel giorno lei aveva preso ferie e non mi aveva lasciato un attimo.


Mi sovvengono le vacanze insieme, i numerosi week-end in montagna di risate e infinite chiacchierate.


Mi sovviene quella sera in cui mi avevano consegnato le chiavi della mia casa attuale, dopo che la mia convivenza era naufragata miseramente. Non c'era nulla, neanche l'elettricità. E noi abbiamo illuminato con delle candele, sedute sul pavimento appoggiate al termosifone, fumando le solite mille sigarette... e lei batteva la mano sul pavimento e diceva "Questa casa è TUA!!!".


Mi sovvengono le sue visite quando tentavo di sistemare casa mia stuccando, scartavetrando e imbiancando. Lei arrivava in tuta da ginnastica e prendeva in mano la situazione dandomi una grossa mano.


Mi sovviene il suo matrimonio... desiderava un'invitata con cappello e guanti e l'ha avuta.


Mi sovviene quando mi ha detto che era incinta... siamo uscite a cena e lei ha modificato il foglietto dove era scritto "per 2" in "per 2/3". 


E io mi sono commossa, perché lei è lei.

domenica 15 gennaio 2012

Odio sapere cosa sono i Lapsus Linguae.

Odio avere quelle poche nozioni di psicologia che mi portano a fare caso alle parole e ai gesti degli altri e a tentare di codificare e trovare significati...

sabato 14 gennaio 2012

Grazie Baricco

"Pensava (...) Lo faceva nella luce di una felicità strana, che non aveva mai provato, e che pure le parve, aveva portato con sé per anni, aspettandola. Le sembrò impossibile essere riuscita a fare altro, in tutto quel tempo, che custodirla e nasconderla. Di cosa siamo capaci, pensò. Crescere, amare, fare figli, invecchiare - e tutto questo mentre anche siamo altrove, nel tempo lungo di una risposta non arrivata, o di un gesto non finito. Quanti sentieri, e a che passo differente li risaliamo, in quello che sembra un unico viaggio."
"Non siamo personaggi, siamo storie (...)Ci fermiamo all'idea di essere un personaggio impegnato in chissà quale avventura, anche semplicissima, ma quel che dovremmo capire è che noi siamo tutta la storia, non solo quel personaggio. Siamo il bosco dove cammina, il cattivo che lo frega, il colore delle cose, i rumori. Riesce a capire?"


... sì, io riesco a capire. Siamo fatti di momenti. Di aspettative che a volte durano una vita. Quante cose abbiamo lasciato in sospeso? Quante persone ci hanno lasciato sospesi nei loro momenti? E noi nel frattempo abbiamo costruito altri scenari, intrapreso altri percorsi, ascoltato altra musica, visti altri colori. Ma una parte di noi è rimasta là, in sospeso. E basta una parola, un suono, un gesto, un profumo, per tornare esattamente là. E i parametri dello spazio e del tempo vengono immediatamente annullati, come se in quel frattempo non ci fosse stato nulla. Quante parti di noi sono seminate in giro? Quante sono destinate a mettere le radici? Non ci è dato a sapere.

Look at the stars, look how they shine for you and everything you do

Look at the stars 
look how they shine for you 
and everything you do 
yeah they were all yellow 
I came along 
I wrote a song for you 
and all the things you do 
and it was called yellow 
So then I took my turn 
oh wh at a thing to have done 
and it was all yellow 

your skin 
oh yeah your skin and bones 
turn into something beautiful 
and you know 
you know I love you so 
you know I love you so 

I swam across 
I jumped across for you 
oh what a thing to do 
'cos you were all yellow 
I drew a line 
I drew a line for you 
oh what a thing to do 
and it was all yellow 

and your skin 
oh yeah your skin and bones 
turn into something beautiful 
and you know 
for you I bleed myself dry 
for you I bleed myself dry 


it's true 
look how they shine for you 
look how they shine for you 
look how they shine for 
look how they shine for you 
look how they shine for you 
look how they shine 

look at the stars 
look how they shine for you 
and all the things that you do



(Non mi piacciono molto i Coldplay ma la dolcezza degli acuti e il testo di questa canzone mi fanno commuovere e piangere. Chissà quale tasto remoto dell'inconscio riescono ad attivare. Senza la musica, morirei)

lunedì 2 gennaio 2012

Dimostrare affetto non è un difetto

... e io non mi sentirò più sbagliata ad essere quello che sono e ad agire come mi sento. Io non posso essere nemica della persona che dovrei amare più a questo mondo e cioè me stessa.