giovedì 19 aprile 2012

Sono giorni difficili. Chi mi legge, mi sopporti. Ho bisogno di esternare.

Sono un'illusa perchè dopo tanti anni di problemi, lutti, malattie, avevo sperato che il 2012 potesse essere un anno sereno, senza imprevisti. Invece sto per finire in un altro incubo. Mi sento come in trappola, circondata da persone poco collaborative ed egoiste, il mutuo che non mi consente di prendere scelte azzardate. Ho provato in mille modi ad uscire da questa situazione ma non me l'hanno consentito. Mi chiedo perchè io debba fare sempre fatica, perchè non ci possano essere risvolti positivi anche per me una volta ogni tanto. Una botta di culo, insomma. Mi chiedo perchè le persone cambino idea così frequentemente, dimenticandosi i trascorsi, ferendo le altre con parole inutili, infierendo. Non riuscirò mai ad essere egoista e scaltra ma almeno permettetemi di non sorridere quando vengo inculata. Lasciatemi con la mia delusione, me ne farò una ragione come ho fatto per tutto il resto. Ieri, piangendo, singhiozzavo. Era dal 2009 che non mi capitava più.

mercoledì 18 aprile 2012

Disappointment

Certe delusioni bruciano, consumano dentro. Ci creiamo illusioni, speriamo che la fortuna non sia tanto disonesta nel presentarci delle opportunità di miglioramento della qualità della nostra vita e poi ce le tolga, improvvisamente, aggiungendo al danno, anche la beffa. Volgarmente definirei la situazione che sto vivendo "due inculate al prezzo di una". Non solo mi è stata negata un'opportunità ma la mia situazione peggiorerà esponenzialmente. Sono amareggiata ma sono lucida, so esattamente quello che mi aspetta. E mi comprimo perchè non voglio ammorbare le persone che mi vogliono bene e che mi stanno vicino con questioni che riguardano me soltanto e che sono distanti anni luce da tutto il mio (bel) mondo affettivo.


Piangerò.


Mi leccherò la ferita.


Digerirò il boccone amaro.


Andrò avanti come al solito.

mercoledì 11 aprile 2012

Le lacrime del cielo e la pace

Mi è sempre piaciuto contemplare il cielo, ad ogni età, in ogni stagione, con qualsiasi condizione climatica. Quando ero piccina mi piaceva guardarlo dal balcone della casa dei nonni in montagna, seduta sull'onnipresente sdraietta blu. Come Heidi, mi divertivo a trovare delle figure nelle forme nelle nuvole. Non so, in montagna il cielo è più limpido, più blu, le nuvole sono più compatte, dense, si muovono veloci e cambiano forma di continuo. Ed è divertente vedere ora un cuore, ora un fiore, ora un animale. Visi, auto, case. Le nuvole, nella mia testa si trasformavano in ogni cosa. Da adolescente mi piaceve guardare il cielo di notte: tante notti di San Lorenzo trascorse a contare le stelle cadenti, sperando che qualche desiderio venisse esaudito. Anche ora, da adulta, mi piace guardare il cielo, in tutti i suoi colori, quando c'è il sole, quando piove e quando nevica. Uno degli sport preferiti degli utenti di Facebook è accanirsi contro le condizioni atmosferiche e non nego di essere caduta anch'io in questo tranello. Ma questa volta no, non ci casco, non parlerò male della pioggia. E' curioso vedere quante canzoni siano state dedicate alle pioggia, molte più che al sole o alla neve. La pioggia probabilmente è una musa ispiratrice, il mood da pioggia è malinconico e induce alla riflessione. Le gocce assomigliano alle lacrime. Personalmente la pioggia non mi dispiace (al di là dei disagi a livello pratico) e mi piace contemplarla. La frase che meglio esprime ciò che sento quando osservo le lacrime del cielo dalla finestra è "Cade la pioggia e tutto tace / lo vedi sento anch’io la pace" (Negramaro).
La pace, piacevole sensazione di quiete. 

mercoledì 4 aprile 2012

A. vs Attività fisica (2° e forse ultima parte)

Mi sembra giusto fornire aggiornamenti riguardo il mio post del 7 febbraio. L'aggiornamento è che non ci sono stati aggiornamenti o meglio, ci sono solo "cenni" di aggiornamenti. Riguardo al proposito 1, l'unica ginnastica che ho effettuato è stata recarmi alla Decathlon a provare ed acquistare un costume intero nero. Veramente bello nella sua semplicità. Veramente un peccato che mi sia passata la voglia di andare in piscina. E ora passiamo ai tibetani... rimanda oggi, rimanda domani, siamo arrivati al 4 di aprile e non mi ricordo quasi più i movimenti... Insomma, per farla breve: sono un piccolo disastro. Ma non tanto per l'attività fisica in sè ma per il fatto che mi "carico" di buoni propositi che quando non vengono messi in pratica si trasformano in piccoli sensi di colpa. Piccoli piccoli. Piccolissimi. Talmente piccoli che credo continuerà a vincere la pigrizia!